Le letture di questa domenica ci richiamano a dei movimenti che siamo chiamati a compiere ed interiorizzare in questo cammino di Quaresima.

  • Nella prima lettura il Signore si rivolge ad Abram dicendogli: “Vattene dalla tua terra”. Dentro di noi suona come un invito, cioè quello di lasciare le nostre certezze che ci tengono ancorati e di andare verso il Signore ci indicherà. Se ci pensiamo bene, questo esprime in maniera limpida la conversione: cambiare direzione, rotta.
  • Nella seconda lettura, la parola rivolta a Timoteo sembra dirci che se vogliamo camminare seriamente dietro al Signore non possiamo farlo da semplici spettatori, ma  bisogna fare nostro l’invito “Soffri con me per il vangelo“.
  • Nel vangelo di Matteo troviamo invece il meraviglioso brano della Trasfigurazione; la parola del Padre “Ascoltatelo” prepara quella di Gesù “Alzatevi e non temete”. Pietro, Giacomo e Giovanni, alzando gli occhi non trovano nessuno se non Gesù: è lui quel Dio verso il quale dobbiamo volgere il nostro sguardo; un Dio “mendicante” di sguardi, di relazioni, un Dio che ci invita ad alzarci e non temere pur sapendo che il cammino è faticoso ma anche gioioso!

Vattene, soffri, ascolta, alzati e non temere sono delle parole che ci guidano in questo tempo così prezioso della Chiesa: l’esodo è continuo e siamo chiamati a lasciare sempre la nostra terra per andare incontro verso quella terra che il Signore ci ha promesso, l’esperienza dell’amore non si può separare da quella della sofferenza, porci in ascolto ci aiuta a liberarci dalla paura e di rimetterci in cammino.

don Mattia Miggiano